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Chemigram by Imogen Frost, 2023
                                                                                              Chemigram di Imogen Frost, 2023





Set Up! The Artist as Curator è un workshop rivolto ad artisti visivi interessati a pratiche curatoriali collaborative. L'obiettivo del workshop è la realizzazione di una mostra co-curata dai partecipanti attorno al tema “Nothing goes to waste”. Sotto la guida di Benedetta Casagrande ed Elena Vaninetti, i partecipanti saranno incoraggiati a collaborare unendo i propri lavori, idee e ricerche. Esplorando approcci site-specific, impegnandosi in una critica curatoriale e imparando a sviluppare un progetto espositivo basato su uno spazio reale.

Se siete interessati a esplorare pratiche ibride tra creazione artistica, critica e curatela, questo workshop fa per voi.

L'edizione 2024 è sviluppata in collaborazione con Adiacenze, Bologna, luogo dove si terrà la mostra finale del workshop.




DEADLINE ESTESA: 30 APRILE
DATE WORKSHOP: 3-7 GIUGNO
DATE MOSTRA:  6-10 OTT. (montaggio), 10 OTT (inaugurazione)
COSTO: 400 euro




















TEMA CALL 2024

NOTHING GOES TO WASTE 



Per il tema 2024, Nothing Goes To Waste, cerchiamo persone le cui pratiche artistiche e curatoriali che si collochino all'intersezione tra arte ed ecologia, esplorando i modi in cui le pratiche ecologiche possono essere incorporate e integrate nell'arte, dando forma a nuovi modi di vivere nella crisi climatica e di interagire con l'ambiente circostante. Gli artisti possono presentare opere che trattano i temi della sostenibilità e dell'ecologia e/o opere d'arte realizzate fisicamente con materiali sostenibili, riutilizzando, riciclando e trasformando “scarti", dando loro nuova vita.

In generale, vorremmo lavorare in collaborazione con autori che cercano metodi per "stay with the trouble" (Donna J. Haraway, 2016), aperti a continui processi di apprendimento. Sono benvenuti sia artisti che iniziano a chiedersi come rendere il loro lavoro più sostenibile, che autori che hanno già incorporato il pensiero sostenibile nella loro pratica da tempo.

Durante il workshop ci interrogheremo collettivamente sull'aspetto di una pratica curatoriale sostenibile, discutendo approcci e possibili soluzioni.





CHI PUÓ PARTECIPARE

Artisti di qualsiasi età e nazionalità interessati alle pratiche curatoriali, con o senza precedenti esperienze curatoriali. Gli artisti devono candidarsi con un progetto o una serie di opere finalizzati, poiché i partecipanti non realizzeranno nuovi lavori durante il workshop.

È richiesta la conoscenza della lingua inglese.

I partecipanti devono essere disponibili a partecipare di persona sia durante la settimana del workshop sia durante l'allestimento e l'inaugurazione della mostra.




COME CANDIDARSI


Per candidarsi, inviare a showandtell.milano@gmail.com il seguente materiale:

  • un portfolio dei lavori/serie con cui si desidera partecipare
  • il proprio CV
  • una breve lettera di motivazione (max. mezza facciata di A4) che illustri i vostri interessi di ricerca e il motivo per cui vorreste partecipare.

 



COSTI

 
I partecipanti selezionati dovranno pagare una quota di 400 euro.
La quota comprende il workshop e la produzione della mostra. La quota non comprende le spese di viaggio, vitto e alloggio.
I partecipanti selezionati sono incoraggiati a candidarsi autonomamente al programma di finanziamento europeo Culture Moves Europe, che potrebbe coprire le spese di viaggio e di soggiorno durante il workshop. Culture Moves Europe stanzia ulteriori fondi per i partecipanti che viaggiano via terra, ove possibile, quindi la sovvenzione può anche aiutare a rendere il viaggio più sostenibile.















I DOCENTI 

Benedetta Casagrande è fotografa, scrittrice e curatrice con sede a Milano (IT). La sua pratica artistica, curatoriale e di scrittura si sviluppa attraverso la slow research (termine coniato da Carolyn F. Strauss); la lentezza come principio di osservazione, di sintonia, di decelerazione e di costante riposizionamento, nel tentativo di collocare l'esperienza umana del mondo all'interno di più ampie reti di relazioni, tempi e spazi. In quanto mezzo basato fondamentalmente sull'incontro con il mondo, lavora con la fotografia come mezzo per entrare in relazione con l'ambiente circostante e i suoi elementi animali, vegetali e oggettuali, attraverso movimenti di prossimità e distanza, presenza e assenza, contatto e perdita di contatto. Dal 2021 cura gli archivi e lavora come project manager per la Fondazione Daniele Tamagni. I suoi testi sono stati pubblicati in diversi libri fotografici, riviste di fotografia e cataloghi, e recensisce libri fotografici per American Suburb X. Il suo lavoro è stato esposto in mostre nazionali e internazionali, tra cui Photo Brussels Festival (2024), ADI Design Museum (Milano, 2023), 副本 INSTANCE (Shanghai, 2021) e Photo Ireland Festival (2019). È co-fondatrice e co-direttrice di Ardersia Projects dal 2016.



Elena Vaninetti è una curatrice, scrittrice e consulente con sede a Milano (IT). Dopo gli studi in Scienze e Conservazione dei Beni Culturali all'Università Statale di Milano, intraprende la carriera fotografica, prima come fotografa e poi come curatrice indipendente. È stata managing editor della rivista YET dal 2012 al 2020.  E’ parte di Twenty14, associazione culturale e duo curatoriale attivo a Milano dal 2014, con cui attualmente cura la programmazione dello spazio d’arte Milanese Pananti Atelier. Lavora come consulente per artisti, tiene workshops e portfolio review. I suoi testi sono stati pubblicati su diverse riviste di settore e pubblicazioni d’arte, attualmente collabora con la rivista Pellicola.

Show and Tell
è un programma educativo accessibile dedicato agli artisti visivi nato dalla collaborazione tra Elena e Benedetta. Attraverso un calendario di incontri, workshop e progetti speciali, Show and Tell è uno spazio di sostegno e sperimentazione reciproca.


LO SPAZIO 

Adiacenze è uno spazio curatoriale dedicato all'esplorazione dell'arte contemporanea. Fondato a Bologna nel 2010, la sua missione è quella di promuovere lo sviluppo di artisti emergenti attraverso progetti innovativi e site-specific. Riconosciuto rapidamente come un attore di primo piano nel panorama dell'arte contemporanea nazionale, Adiacenze ha presentato le opere di artisti emergenti e mid-career provenienti da contesti nazionali e internazionali.

Guidata da un approccio curatoriale distintivo, Adiacenze collabora strettamente con gli artisti, sostenendoli nel loro percorso creativo, dalla concettualizzazione all'allestimento della mostra. Alimentando un ambiente di ricerca e sperimentazione, Adiacenze consente agli artisti di superare i confini ed esplorare nuovi territori artistici. Inoltre, i curatori di Adiacenze coltivano attivamente una rete di professionisti interdisciplinari, favorendo connessioni e collaborazioni che arricchiscono il processo artistico. La gamma di attività di Adiacenze comprende un programma espositivo e una serie di eventi pubblici come conferenze, performance, lezioni, workshop e presentazioni ospitati nel suo spazio a Bologna.

Inoltre, Adiacenze ha collaborato con rinomate istituzioni nazionali e internazionali, tra cui gli Istituti Italiani di Cultura di Madrid e Oslo, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Galleria Nazionale di Roma, Fondazione Rocca dei Bentivoglio, AMaC Unibo, Dep. Arti Visive Bologna, CRICC - Centro di ricerca per l'industria culturale e creativa, DHMoRe - Centro di ricerca sulle digital humanities, Accademia di Belle Arti di Bologna e di Milano, Robot Festival, Digicult, DEMO Moving Image Festival (UK), KOMA Gallery (Belgio), Hordaland Kunstsenter (Bergen) CUBO Unipol.



Dal 2018 Adiacenze cura anche il programma espositivo della Casa della Cultura "Italo Calvino" di Calderara di Reno e nel 2020 ha lanciato Prospettive, una rete di residenze d'artista promossa dalla Regione Emilia-Romagna in diverse città. Nel 2022, Adiacenze ha avviato SWAP, un progetto di scambio di residenze artistiche in collaborazione con la città di Bergen, in Norvegia, sostenuto dall'Unione Europea, dall'Istituto Italiano di Cultura di Oslo e dalla città di Bergen.





Ardesia Projects P.IVA 5950425000 
info@ardesiaprojects.com